Una prima chiesa, è già menzionata in una bolla di papa Lucio II del 17 marzo 1144 come Ecclesiam S. Salvatoris de Sanguineo cum castro et curte. Le forme odierne dell’edificio risalgono al periodo tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500, alla stessa epoca risale anche la vicina grancia. La sezione superiore del campanile venne realizzata in un’epoca più tarda. Nel XVII secolo la facciata fu modificata e vi venne realizzata la cornice a toro. Nel 1906 fu restaurato l’abside e venne realizzato l’attuale pavimento. Tra il 1956 e il 1962 furono ritrovati sotto il preesistente intonaco e restaurati gli affreschi quattrocenteschi e fu demolita la volta. La chiesa appartenne fino al 1810 all’abbazia di San Giovanni Evangelista di Parma. In occasione del restauro avvenuto tra il 1956 e il 1962 venne demolita la volta dell’aula e vennero rese visibili le capriate lignee, nella stessa occasione furono scoperti gli affreschi attribuiti a Jacopo Loschi.